La fotografia sportiva è quel ramo della fotografia professionale o amatoriale che si concentra sul ritrarre i gesti atletici o immortalare attività sportive o situazioni in movimento. La velocità – di scatto e di riflessi – nell’immortalare un’azione è fondamentale. Un fotografo sportivo oltre a essere dotato di un grande istinto nel saper cogliere l’attimo deve anche essere aiutato dal giusto equipaggiamento e da nozioni basi e fondamentali per impostare correttamente la macchina fotografica. Questa guida pratica vuole fornire le linee generali per principianti ed esperti per rendere perfette le proprie foto d’azione.

La corretta esposizione per catturare l’attimo fuggente

Come per la fotografia notturna, la fotografia sportiva d’azione ha il suo elemento principale nel tempo di esposizione. È sufficiente tener presente la regola del triangolo dell’esposizione, vale a dire i tre punti imprescindibili da regolare: apertura del diaframma, tempo di esposizione e ISO. Per “congelare” un’espressione sul viso di un atleta o un gesto atletico significativo, il tempo di esposizione deve essere breve o molto breve: i tempi di posa più lenti di 1/125 secondi sono sconsigliabili, occorre scendere fino sotto il millesimo di secondo (salvo nei casi in cui si desidera riprodurre l’effetto motion blur o mosso artistico, quando il movimento crea una “scia”). L’apertura deve essere ampia per fare in modo che il soggetto in movimento risalti su uno sfondo sfocato; quindi un’apertura di f2.8 è sufficiente per ottenere l’effetto desiderato, la lunghezza focale sarà nell’ordine delle centinaia. Un’apertura pari a f4 può essere ugualmente utile allo scopo in mancanza di adeguata attrezzatura. Nel caso in cui si richiede di dover mettere a fuoco anche lo sfondo oppure cogliere i soggetti in movimento situati a distanze diverse rispetto all’obiettivo fotografico, occorre chiudere l’apertura (da f11 in su).

Infine la regolazione dell’ISO richiede - per questa tipologia di fotografia - valori piuttosto alti, soprattutto se si scattano foto in luoghi chiusi e al tramonto. Spesso, è utile impostare la modalità ISO automatica.

Un’altra regola utile per capire come fissare la velocità di scatto a mano libera alla lunghezza focale è la seguente: la velocità minima di uno scatto a mano è di 1 diviso la lunghezza focale utilizzata. Per esempio, per un obiettivo da 50 mm, la proporzione è di 1/50 di secondo, la proporzione con un focale da 300 mm è 1/300 e così via. Se si utilizza un teleobiettivo o obiettivo lungo, lo scatto a mano libera è più difficile: per un 500 mm, il tempo si riduce a un decimo di secondo e basta un nulla – anche il proprio respiro per perdere di vista il soggetto da fotografare in movimento. In questi casi, si applica il panning, ovvero la tecnica di seguire con l’obiettivo il soggetto per poter allungare il tempo di esposizione e scattare al momento opportuno.

Impostazioni di scatto

Le macchine fotografiche attuali permettono di impostare altre funzioni che facilitano la fotografia sportiva. Per esempio, lo scatto multiplo è una funzione che permette di eseguire una raffica di foto tenendo premuto il pulsante di scatto. In base al modello di fotocamera varia il numero massimo di foto al secondo. Il vantaggio di fare scatti ravvicinati permette di cogliere l’evoluzione del movimento, potendo selezionare e mantenere lo scatto più significativo. La modalità di autofocus permette di mettere a fuoco automaticamente il soggetto in movimento e l’impostazione suggerita è la messa a fuoco continua con selezione dinamica dell’AF, l’apertura. Il formato immagine ideale per la foto sportiva è il RAW, il cui limite è quello di essere molto pesante e quindi riduce il numero massimo di foto al secondo, inficiando l’efficacia dello scatto multiplo, per cui anche se di “minor” qualità, è preferibile scegliere il classico formato .jpeg per potenziare l’efficienza della macchina fotografica.

Il fotografo sportivo: dalla scelta della sistemazione alla composizione artistica

I fotografi sportivi accreditati godono solitamente del privilegio della postazione in prima linea per poter scattare foto di qualità. Un fotografo sportivo amatoriale o professionista non accreditato dovrà trovare una sistemazione diversa anche se spesso scomoda. Se l’obiettivo è immortalare un’espressione del viso, piuttosto che un gesto atletico, un qualsiasi angolo o punto di vista andrà bene, se, invece, la finalità è quella di avere tutto il quadro di insieme, la prospettiva di tutta l’azione, sarà necessario trovare una sistemazione adatta allo scopo. Nell’impossibilità di trovare la sistemazione ideale è sempre possibile – come nel caso degli ippodromi e degli autodromi di posizionare la fotocamera a bordo pista fissata con un cavo Kensington e attivata da remoto con telecomando: non è pratico, il punto di vista è fisso, ma le foto saranno comunque uniche.

Un'altra attenzione del fotografo riguarda la scelta della composizione: foto verticale o orizzontale? Non esistono regole fisse a riguardo per la fotografia sportiva. Molto dipende dall’esperienza e dall’utilizzo della foto: se la foto è destinata a una rivista sportiva o a commento di un articolo è preferibile il formato orizzontale perché è ottimale per la fotografia sportiva in genere. Se si tratta di una foto amatoriale o da collezione dipende anche dalla forma del proprio “monitor”. In ogni caso, è importante applicare la “regola dei terzi”, vale a dire dividere il campo di inquadratura idealmente in terzi, da destra a sinistra, ma se un corridore, per esempio, procede da sinistra verso destra si applica la stessa regola al contrario, ponendo il soggetto corridore a sinistra dell’inquadratura in modo da lasciare più spazio al verso in cui il movimento è diretto. Ciò è valido perché nella fotografia sportiva l’aspetto artistico è molto importante poiché al di là dell’azione sportiva in sé, un buon fotografo sa cogliere lo sforzo agonistico, la reazione post-sforzo, il gesto di esultanza, la caduta rovinosa, il sudore su una fronte, l’attimo in cui l’onda travolge il surfista e così via. La fotografia sportiva serve anche a catturare emozioni per trasmettere e generare nuove emozioni.