Micromosso: come correggerlo ed evitarlo
Volete sapere chi è il nemico numero 1 di un fotografo? Ve lo diciamo noi, è il micromosso, non ci sono dubbi! Non si tratta di uno di quei difetti che potrete vedere subito dopo aver scattato la foto e nemmeno di un errore di esposizione ma, lo noterete soltanto quando vedrete le foto sul vostro computer per elaborarle. Vediamo quindi se si può correggere o evitare.
Il micromosso, quindi, è un piccolo difetto che non vi consente di avere delle fotografie perfettamente a fuoco. Nei vostri soggetti, i bordi non saranno del tutto nitidi ma, nelle migliori delle ipotesi, saranno quasi sfocate e nei peggiori casi si creerà uno sdoppiamento che sfocia in un effetto scia.
Spieghiamo meglio
In parole povere che cosa significa? Al momento di scattare la fotografia il vostro primo intento, ovviamente, sarà quello di mettere a fuoco il soggetto prescelto per dare più enfasi alla fotografia. Perché, quindi, avviene lo stesso anche se avete pigiato il pulsante della messa a fuoco?
Bisogna partire dall’inizio per spiegare correttamente come avviene questo fenomeno: per produrre uno scatto la macchina fotografica va a “registrare” la luce che passa dall’obiettivo, in una determinata quantità di tempo, sul sensore della fotocamera. Nel momento in cui si spinge il pulsante per lo scatto, si apre l’otturatore lascia passare la luce, la quale viene “assorbita”. Proprio in questo istante il sensore registrerà tutto ciò che riceve.
Visto che sta registrando tutto, quando il soggetto si muove, anche il movimento verrà registrato. Quale sarà quindi l’obiettivo? Tenere la macchina fotografica perfettamente stabile per tutta la durata dello scatto. In che maniera?
Ovviamente con un cavalletto fotografico. on c’è nessuno strumento che riesca a garantire la stabilità della macchina come un cavalletto. Potete provare ad usare qualsiasi superficie o punto d’appoggio ma nulla vi garantirà la medesima fermezza.
Poi, se volete evitare qualsiasi possibilità di incorrere nel micromosso potete usare un telecomando per fotocamera.
Se, però, non possedete l’attrezzatura adeguata non arrendetevi a fare foto mosse, vi spieghiamo noi come fare.
Come evitarlo
Come abbiamo detto, il treppiedi è lo strumento ideale per non avere un micromosso nella foto, ma se non lo possedete potrete comunque scattare delle foto abbastanza ferme e nitide. Una delle condizioni fondamentali è la posizione di scatto. Questo aspetto viene spesso sottovalutato ma una corretta impugnatura della fotocamera e la posizione delle braccia sono un segnale anticipato di quello che sarà il risultato finale.
Cerchiamo di spiegarvi meglio quale deve essere la posizione del fotografo durante lo scatto: i gomiti devono andare verso il basso e stare paralleli e vicini al busto, senza però appoggiarli. Utilizzate il pollice e l’indice della mano sinistra per regolare la ghiera dello zoom e quella della messa a fuoco posizionando la mano sulla zona inferiore dell’obiettivo.
La mano destra invece va inserita nell’apposita scanalatura ergonomica della fotocamera e utilizzerete solo l’indice della mano per pigiare il pulsante di scatto e realizzare la vostra foto.
Eliminare il micromosso
Se, invece, ormai il danno è fatto, potete rimediare alla vostra foto con strumenti all’avanguardia per l’editing come ad esempio Photoshop oppure Lightroom. Proviamo a spiegarvi, in questo caso, come correggere un micromosso con Photoshop in pochi semplici passaggi.
Adobe ha creato un filtro molto utile che consente di rimediare al micromosso con un automatismo. Basterà cliccare su:
- Filtro;
- Poi su nitidezza;
- Quindi su riduzione effetto mosso.
Questo è un effetto molto potente anche se purtroppo va ad agire intaccando anche la nitidezza e il contrasto della fotografia. Per questo motivo è sempre utile aggiungere un ulteriore livello di aggiustamento per rimediare alla nitidezza della foto.
Speriamo che i consigli di questo nostro articolo vi siano utili per ottenere delle foto nitide e prive di micromosso.